lunedì 22 dicembre 2014

L'AVVENTO DEI LIBRI. GIORNO 22

William Grill,
L'incredibile viaggio di Shackleton,
traduzione di Caterina Vodret,
ISBN Edizioni, 2014
(pp. 68 euro 16,00)
William Grill si è laureato da poco alla University College Falmouth e lavora a Londra come illustratore freelance.  Il suo stile, lavora principalmente con matite colorate, è stato subito notato, tanto da collaborare subito con "The New York Times" e  la prestigiosa cosa editrice londinese NOBROW. È con la Flying Eye Books di NOBROW che ha pubblicato Shackleton's Journey, il suo primo libro, che ha riscosso un immediato successo internazionale tanto da essere considerato uno dei miglior libri per ragazzi dell'anno. Menzione di merito dunque alla casa editrice ISBN Edizioni che lo ha subito intercettato e portato in Italia.




Torben Kulhmann,
Lindbergh. L'avventurosa storia del topo
che sorvolò l'oceano
,
traduzione di Damiano Abeni,
Orecchio acerbo, 2014
(pp. 96 euro 19,50)
Torben Kuhlmann, ha trent’anni d’età, e quasi altrettanti di passione per le macchine. Quelle volanti in particolare. A righe o a quadretti, i suoi quaderni delle elementari erano già pieni di aeroplani, treni, barchette. Una passione coltivata con costanza, fino ad arrivare all’università. Sì, perché il Lindbergh di Torben Kuhlmann è la sua tesi di laurea. E, con il massimo dei voti, la lode, la pubblicazione, arriva anche la grande affermazione editoriale. Se però credete che ci sappia fare solo con i disegni e le parole, vi sbagliate. Del booktrailer che accompagna il suo libro, non solo ha curato riprese e regia, ma ha pure composto la musica. nel catalogo di Orecchio acerbo Lindbergh. L'avventurosa storia del topo che sorvolò l'oceano (2014).


Pino Pace, Terra! Terra!
Storia di Cristoforo Colombo
,

illustrazioni di Andrea Alemanno,
edizioni Arka , 2014
(pp. 40 euro 16,00)
Pino Pace, laureato in Lettere all'Università di Bologna, dal 2000 pubblica racconti, romanzi e raccolte di poesie per bambini e ragazzi. Insegna Scrittura creativa all'Istituto Europeo di Design di Torino e tiene corsi e laboratori in scuole, biblioteche, enti culturali in Italia, Germania e Belgio. Collabora ad alcune riviste e realizza documentari video e radiofonici. È tra gli animatori di Scribarà, gruppo informale di autori di narrativa per ragazzi e socio fondatore di ICWA (Italian Children's Writers Association).

Andrea Alemanno, classe '84, è nato a Napoli e vissuto a Lecce, Taranto e Macerata.In tutti questi anni ha studiato arte prima al liceo artistico e poi all'Accademia di Belle Arti di Macerata dove si è laureato in Teoria e tecnica della comunicazione visiva multimediale e specializzato in Grafica d'arte con una tesi sull'editoria elettronica (2009). Successivamente ha conseguito il diploma di master di illustrazione per l'editoria "Ars In Fabula". Le sue illustrazioni sono state selezionate da "Lucca Junior" 2011 e 2012, "Illustrati", "Premio Skiaffino" 2010, "We are the future" e altri. Nel 2013 è stato selezionato nell'Annual dell'Associazione Illustratori. Ad oggi ha pubblicato con diverse case editrici tra cui Lisbon Labs, La Spiga Edizioni, Blackcat Cideb ed Editions Clochette. Terra! Terra! Storia di Cristoforo Colombo è il suo primo libro con edizioni Arka (2014).

Mi chiedo, quando leggo libri che raccontano di grandi imprese, se il senso dell'avventura, intendendo con questo proprio qualcosa, come l'udito, l'olfatto e gli altri, in grado di sintonizzarci, di sentire il richiamo di qualcosa che c'è ma di cui ancora non sappiamo l'esistenza, oltre ad essere ovviamente innato, appartenga a ogni essere umano o solo a qualcuno destinato ad andare in solitario per condurci tutti un po' più in là.

Mi dico, quando mi capita di pensarci, che deve essere una sorta di forza primigenia che spinge a superare quello che fino a  poco prima sembrava  il limite possibile, verso l'ignoto, a varcare l'Oltre.

Una forza che ci appassiona, che cerchiamo nelle vite di chi l'ha posseduta o la possiede, come a volerne essere contagiati.
E la cerchiamo ancor più da bambini, se ci pensate, che da adulti.
Forse, perché da bambini, da ragazzi, intuiamo che tutto volendo, potrebbe essere idealmente, ma anche concretamente, alla nostra portata.
Appunto, volendo.
Da adulti, quando quel volendo si è affievolito, è stato battuto dai venti delle circostanze e delle rese, allora quelle vite sì continuano ad affascinarci ma le cerchiamo meno, perché non ci facciano talvolta da specchio.

Questi libri, che raccontano le gesta di grandi esploratori del passato, le cui scoperte hanno influenzato in modo determinante le nostre vite di oggi, dedicati ai bambini e ai ragazzi, ma perfetti per tutte le età, sembrano condividere con noi tra le loro pagine quel richiamo, come a dirci che anche a loro il mondo sembrava dato una volta per tutte, eppure le loro scoperte hanno dimostrato che non era proprio così.

A cent'anni da una delle spedizioni più significative ed eroiche della storia, William Grill ha dedicato L'incredibile viaggio di Shackleton a una delle figure leggendarie dell'esplorazione.


«Datemi Scott a capo di una spedizione scientifica, Amundsen per un raid rapido ed efficace, ma se siete nelle avversità e non intravedete via d'uscita inginocchiatevi e pregate Dio che vi mandi Shackleton»



William Grill,
L'incredibile viaggio di Shackleton,
traduzione di Caterina Vodret,
ISBN Edizioni, 2014


«Sono sempre stato stranamente attratto dal misterioso Sud. 
Giuravo a me stesso che un giorno sarei andato nelle regioni del ghiaccio e della neve, 
e che non mi sarei fermato finché non avessi raggiunto il polo della Terra, 
la fine di quell'asse intorno al quale ruota questa enorme sfera.»
Ernest Shackleton


Ernest Henry Shackleton Kilkea House, 15 febbraio 1874 – Grytviken, 5 gennaio 1922) è stato un esploratore britannico di origine irlandese.

Al ritorno dalla prima spedizione antartica di cui ebbe il comando, la Nimrod, (British Antarctic Expedition 1907 – 1909) fu nominato cavaliere (Sir) e gli furono conferiti i titoli di commendatore dell'Ordine Vittoriano (CVO) e ufficiale dell'Ordine dell'Impero Britannico (OBE). 
La fama gli giunse però in seguito alla seconda spedizione (Imperial Trans-Antarctic Expedition 1914 – 1916) nel corso della quale, nonostante il mancato attraversamento del continente antartico, lo schiacciamento della nave Endurance ad opera del pack e successivo inabbissamento, Shackleton riuscì avventurosamente a portare in salvo tutti i membri dell'equipaggio.



William Grill,
L'incredibile viaggio di Shackleton,
traduzione di Caterina Vodret,
ISBN Edizioni, 201
4


William Grill,
L'incredibile viaggio di Shackleton,
traduzione di Caterina Vodret,
ISBN Edizioni, 2014


L'obiettivo dell'esploratore era quello di attraversare a piedi, da un oceano all'altro, l'intero continente antartico, luogo di mari feroci, montagne inesplorate e freddi inenarrabili.






William Grill,
L'incredibile viaggio di Shackleton,
traduzione di Caterina Vodret,
ISBN Edizioni, 2014


Ma quando la nave rimase intrappolata nella morsa letale dei ghiacci, i sogni di Shackleton si infransero. Sperduto in mezzo a una distesa infinita di bianco, a migliaia di chilometri da casa, l'equipaggio fu costretto ad abbandonare l'Endurance e a mettersi in marcia alla ricerca di soccorsi.


William Grill,
L'incredibile viaggio di Shackleton,
traduzione di Caterina Vodret,
ISBN Edizioni, 2014

William Grill,
L'incredibile viaggio di Shackleton,
traduzione di Caterina Vodret,
ISBN Edizioni, 2014

William Grill,
L'incredibile viaggio di Shackleton,
traduzione di Caterina Vodret,
ISBN Edizioni, 2014


Il 23 dicembre Shackleton e i suoi uomini impacchettarono i loro beni e lasciarono l'Ocean Camp per andare alla ricerca di uno strato di ghiaccio più sicuro su cui stabilirsi. Fu una lunga marcia. Esausti e indeboliti, i marinai e i cani faticarono eroicamente, trainando slitte molto cariche per sette giorni e sette notti.


William Grill,
L'incredibile viaggio di Shackleton,
traduzione di Caterina Vodret,
ISBN Edizioni, 2014

La metà da esplorare ora cambia e diventa la possibilità di vita dell'uomo, la capacità di resistere, di non cedere alle avversità, di imparare ad avere fiducia dei propri compagni, di aver cura uno dell'altro, tanto da rischiare la vita per tentare di mettersi in salvo, insieme. Inizia, il vero viaggio epico di Shackleton.

Inutile dire che il libro è bellissimo, le illustrazioni di William Grill sono riuscite nell'intento di restituirci la raffinatezza di un vecchio diario di bordo e la freschezza di uno sketch book che sembra fatto da qualcuno che Shackleton lo conosceva da vicino, così da vicino da essere lì con lui.


William Grill,
L'incredibile viaggio di Shackleton,
traduzione di Caterina Vodret,
ISBN Edizioni, 2014



Il viaggio di Shackleton per salvare i suoi uomini sarà davvero pericoloso e incredibile.
La missione che aveva giustificato la partenza fallirà, ma non l'uomo che riuscirà a salvare i membri del suo equipaggio.




William Grill,
L'incredibile viaggio di Shackleton,
traduzione di Caterina Vodret,
ISBN Edizioni, 2014



Qualche anno dopo, da un'altra parte del mondo, ci sarà un uomo che guardando il cielo, decise che avrebbe stretto un patto solitario con lui. Ed avrebbe vinto.

Charles Augustus Lindbergh (Detroit, 4 febbraio 1902 – Maui, 26 agosto 1974) è stato un aviatorestatunitense.
Figlio di immigranti svedesi, crebbe a Little Falls, Minnesota. Il padre era avvocato e successivamente sarebbe stato membro del Congresso degli Stati Uniti (e forte oppositore dell'intervento degli Stati Uniti nella seconda guerra mondiale); la madre era insegnante di chimica.
Il 20 maggio e il 21 maggio 1927 Lindbergh compì la prima traversata aerea in solitario e senza scalo dell'Oceano Atlantico (gli aviatori britannici John Alcock ed Arthur Whitten Brown avevano già effettuato la traversata senza scalo dell'Oceano Atlantico nel 1919, tra l'altro in un tempo più breve, ma non in solitario). Partito alle 7.52 del 20 maggio dal Roosevelt Field, vicino a New York, giunse a destinazione alle 22.00 del 21 maggio, dopo 33 ore e 32 minuti esatti, al Champs de Le Bourget, nei pressi di Parigi, a bordo del suo monoplano leggero, battezzato Spirit of Saint Louis.
Quella magica impresa, compiuta ancora agli albori dell'aviazione, lo consegnò direttamente alla leggenda e a prestigiosi riconoscimenti. Il presidente Calvin Coolidge gli concesse la Distinguished Flying Cross e lo nominò colonnello della riserva dell'aviazione degli Stati Uniti. Il governo francese gli concesse invece la Legion d'Onore. Nello stesso anno Lindbergh venne eletto dal TIME «Man of the Year».

La sua storia, in ombra e come esito finale, è quella che sottende il racconto di Lindbergh. L'incredibile storia del topo che sorvolò l'oceano.

Appunto, l'incredibile anche qui, perché poi di questo si tratta, storia di un topo, il vero esploratore protagonista del lungo racconto per immagini di Torben Kuhlmann che ci consegna un libro dedicato ai lettori più piccoli destinato a entrare tra i classici del genere. Un topo di cui innamorarsi a prima vista, che abita atmosfere del passato con elegiaca poesia. Un inno all'avventura, alla capacità di sfidare i luoghi comuni, alla libertà di provare indipendentemente al successo dell'impresa, perché il vero fallimento sta nel sottrarsi alla prova per paura di non superarla.
Un piccolo avventuroso racconto iniziatico, che piace ai bambini.

Germania 1912. Per un piccolo topo di biblioteca, mille pericoli. In più, da qualche tempo sono comparse trappole terribili.


Torben Kulhmann,
Lindbergh. L'avventurosa storia del topo
che sorvolò l'oceano
,
traduzione di Damiano Abeni,
Orecchio acerbo, 2014


Torben Kulhmann,
Lindbergh. L'avventurosa storia del topo
che sorvolò l'oceano
,
traduzione di Damiano Abeni,
Orecchio acerbo, 2014


Che fare? Bisognerebbe partire, emigrare, ma i gatti sono ovunque, a sorvegliare porti e stazioni. Ma eccola, l’idea luminosa! Bisogna volare via, dall’altra parte dell’oceano.


Torben Kulhmann,
Lindbergh. L'avventurosa storia del topo
che sorvolò l'oceano
,
traduzione di Damiano Abeni,
Orecchio acerbo, 2014


Torben Kulhmann,
Lindbergh. L'avventurosa storia del topo
che sorvolò l'oceano
,
traduzione di Damiano Abeni,
Orecchio acerbo, 2014


E in tutti quei libri che a lungo il piccolo topo ha frequentato, ci sono i disegni di Leonardo, e nelle cantine di Amburgo, tutto l’occorrente: vecchi ingranaggi, biglie, tasti di macchine per scrivere, tutto sarà utile al piccolo topo per costruire la sua macchina volante. Ben due i tentativi falliti clamorosamente. Ma di arrendersi non se ne parla neppure.


Torben Kulhmann,
Lindbergh. L'avventurosa storia del topo
che sorvolò l'oceano
,
traduzione di Damiano Abeni,
Orecchio acerbo, 2014


Torben Kulhmann,
Lindbergh. L'avventurosa storia del topo
che sorvolò l'oceano
,
traduzione di Damiano Abeni,
Orecchio acerbo, 2014



Altri studi, nuovi perfezionamenti, ed ecco che il piccolo topo coraggioso, sfuggendo alle civette che controllano anche i cieli, riuscirà finalmente ad arrivare a New York, dove lo aspettano tutti i suoi amici.


Torben Kulhmann,
Lindbergh. L'avventurosa storia del topo
che sorvolò l'oceano
,
traduzione di Damiano Abeni,
Orecchio acerbo, 2014


Torben Kulhmann,
Lindbergh. L'avventurosa storia del topo
che sorvolò l'oceano
,
traduzione di Damiano Abeni,
Orecchio acerbo, 2014

Torben Kulhmann,
Lindbergh. L'avventurosa storia del topo
che sorvolò l'oceano
,
traduzione di Damiano Abeni,
Orecchio acerbo, 2014


Non solo. La sua impresa è già leggenda, e corre sui muri della città. E un bambino resta incantato a guardare uno dei tanti manifesti sul piccolo topo volante, sognando che un giorno volerà anche lui. Quel bambino si chiamava Charles Lindbergh.


Torben Kulhmann,
Lindbergh. L'avventurosa storia del topo
che sorvolò l'oceano
,
traduzione di Damiano Abeni,
Orecchio acerbo, 2014

Quando si parla di esploratori, il primo nome che dovrebbe venire in mente a noi italiani, dovrebbe essere quello di Marco Polo, almeno per primigenia apparizione, invece no. 

È senza dubbio Cristoforo Colombo, il grande esploratore.

Cristoforo Colombo (Genova, fra il 26 agosto e il 31 ottobre 1451 – Valladolid, 20 maggio 1506) è stato un esploratore e navigatore italiano, cittadino della Repubblica di Genova prima e suddito del Regno di Castiglia poi. È stato tra i più importanti navigatori italiani che presero parte al processo di esplorazione delle grandi scoperte geografiche a cavallo tra il XV e il XVI secolo.

Marinaio sin da giovane, Colombo maturò l'idea dell'esistenza di una terra oltreoceano (secondo lui l'Asia) proprio durante i suoi viaggi da mercante. Convinto della veridicità delle sue credenze, dapprima chiese finanziamenti per salpare verso l'Asia attraverso la nuova rotta al re Giovanni II del Portogallo ma, vistosi negati i fondi necessari, decise di tentare con i re di Castiglia eAragona i quali, dopo alcune discussioni e soprattutto grazie all'appoggio della regina di Castiglia, Isabella, accettarono di finanziare l'impresa e di concedere privilegi a Colombo in caso di buona riuscita della stessa. Salpato da Palos de la Frontera il 3 agosto 1492, Colombo giunse nell'odierna San Salvador il 12 ottobre dello stesso anno.
A questo primo viaggio ne seguirono altri tre – sempre per le Americhe – di minor fortuna, che lo portarono alla rovina e al discredito presso la corte di Castiglia.

A lui, Pino Pace ha dedicato Terra! Terra!, Storia di Cristoforo Colombo, in un racconto che riesce a fondere perfettamente, grazia anche alle tavole di Andrea Alemanno che accolgono come fossero quadri dell'epoca su cui timidamente dispiegare le parole, la storia personale, privata, fin da bambino di Cristoforo e il farsi epico della impresa.

L'infanzia è il naturale punto di partenza scelto da Pino Pace, quando quel bambino continua ad andare al porto ad ogni occasione, come fosse il luogo naturale in cui stare, e che un giorno, fuori dai programmi imbastiti per lui dalla sua famiglia, sarà pronto ad accoglierlo.

Un richiesta, quella di seguire il proprio destino, ascoltata da un padre saggio che accompagna il figlio là, sulla soglia di quel luogo che vede solo lui e nel quale sa di dover andare. Dal principio, è il tempo in cui deciderà di far iniziare la sua avventura questo padre insieme al figlio, dalla possibilità di imbarcarsi come mozzo su una nave.


Pino Pace, Terra! Terra!
Storia di Cristoforo Colombo
,

illustrazioni di Andrea Alemanno,
edizioni Arka , 2014


Man mano che si procede nelle lettura, e ci si immerge nei colori e nelle atmosfere della illustrazioni, ci si rende conto che l'avventura di Colombo è stata voluta e costruita con fatica e dedizione in ogni suo particolare.
La preparazione, la delusione del Portogallo e la promessa della regina Isabella, poi l'attesa degli anni che passano e la speranza messa a dura prova.


Pino Pace, Terra! Terra!
Storia di Cristoforo Colombo
,

illustrazioni di Andrea Alemanno,
edizioni Arka , 2014

Pino Pace, Terra! Terra!
Storia di Cristoforo Colombo
,

illustrazioni di Andrea Alemanno,
edizioni Arka , 2014


Poi, miracolosamente, il giorno dell'agognata partenza, e il perseguimento della convinzione di una rotta che, invece, lo condurrà dall'altra parte del mondo.


Pino Pace, Terra! Terra!
Storia di Cristoforo Colombo
,

illustrazioni di Andrea Alemanno,
edizioni Arka , 2014

Pino Pace, Terra! Terra!
Storia di Cristoforo Colombo
,

illustrazioni di Andrea Alemanno,
edizioni Arka , 2014

Perché, sembra a dirci la vita di Cristoforo Colombo, che ci viene restituita mirabilmente nel racconto di Pino Pace, quando un disegno è stato tracciato non si cancella più.
A noi resta la possibilità di portarlo a meno a compimento.
Questo è motivo perché certe vite, invece di altre, possono dirsi compiute.
Anche questo è un ottimo motivo, per farle incontrare ai bambini.


Pino Pace, Terra! Terra!
Storia di Cristoforo Colombo
,

illustrazioni di Andrea Alemanno,
edizioni Arka , 2014

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