giovedì 18 aprile 2013

A MIRANDOLA LA CULTURA È LA PRIMA PIETRA DELLA RICOSTRUZIONE: "PENSARE... ORDINE E DISORDINE", 19 - 21 APRILE 2013



Pensare è la rassegna proposta annualmente dall'Assessorato Promozione della Città  e del Territorio, dalla Biblioteca Comunale “Eugenio Garin” e dal Centro Internazionale di Cultura “Giovanni Pico" di Mirandola, per analizzare e discutere temi di attualità esistenziale attraverso alcuni incontri-lezione con importanti studiosi e protagonisti del mondo intellettuale nazionale ed internazionale, sfruttando l’apporto, il linguaggio e gli strumenti di differenti discipline. 

Nonostante le gravi difficoltà e l’inagibilità degli edifici tradizionalmente deputati all’incontro, tutti gravemente danneggiati dai devastanti eventi sismici dello scorso maggio, Pensare si svolgerà nella sua VIII Edizione nei prossimi 19 20 e 21 aprile per volontà del Comune di Mirandola e grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio che ha permesso, già a pochi mesi dagli sconvolgimenti provocati dal terremoto, la continuità della divulgazione culturale. 

D’altra parte, se Mirandola, nella sua connotazione di cittadina di provincia, non ha mai rinunciato alla curiosità culturale, e ancor meno alle occasioni d’incontro, l’effetto post sisma sui bisogni di condivisione e di incontro per “pensare” insieme è stato dirompente. 

Crollati in pochi secondi i riferimenti identitari di tutti e di ciascuno, la comunità, le persone con le quali condividere la stessa storia, le facce che fanno parte di una e di tutte le storie, diventano l’unico riferimento, l’unica sicurezza. 

Esaminati negli anni precedenti il Tempo, lo Spazio, la Ragione e il Sentimento, la Democrazia, il Corpo, la Città e la Salute, la Malattia e la Bioetica, Ordine e Disordine è il tema scelto per l’edizione 2013 di Pensare, oggetto delle più disparate riflessioni declinate nei più diversi campi di applicazione: dalla scienza, alla filosofia, alla letteratura, all’economia, alla politica all’architettura… al teatro, nell’incontro- spettacolo Gaber se fosse Gaber, di e con Andrea Scanzi, scelto per offrire un appuntamento coinvolgente e emozionante sul pensiero di un rigoroso investigatore del dubbio e geniale manipolatore del caos esistenziale quale è stato Giorgio Gaber, più attuale che mai a dieci anni dalla sua scomparsa. 

La rassegna avrà inizio sabato 20 aprile con Giovanni Bignami, Presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, su “Il futuro è caos: cosa resta da scoprire”; Fabrizio Galimberti, esperto economista de “Il Sole 24 Ore”, su “Lezioni di disordine: l’euro e la Grande recessione”; Piero Ignazi, Professore di politica comparata all’Università di Bologna, su “La tentazione pericolosa dell’ordine politico”; Antonio Scurati, scrittore e docente di letteratura italiana all’Università Iulm di Milano su “L’immaginario del disastro nel nuovo ordine mediatico mondiale”; ed Ermanno Bencivenga, professore di filosofia all’Università della California-Irvine, che chiuderà la giornata su “Caos e ordine”. 

Domenica 21 aprile i lavori riprenderanno con Mario Perniola, docente di estetica all’Università Tor Vergata di Roma, insieme a Laura Albers, ricercatrice dell’Università di Amburgo, su “Ordine e disordine nell’arte”, Ruggero Pierantoni, visiting professor alla School of Architecture della Carleton University di Ottawa su “La Torre e la Lingua del Cantiere: Ziggurat/Taruggiz. Da Ninive a Guggenheim”, Giuliano Boccali, docente di indologia all’Università di Milano su “Dall’ordine il caos: riflessioni attraverso la mitologia induista” ed Edoardo Boncinelli, professore di biologia all’Università Vita e Salute San Raffaele di Milano, su “La vita fra ordine e disordine”. 

Insieme alla manifestazione Un castello di libri, organizzata nel mese di dicembre 2012, Pensare costituisce anche la seconda di tre occasioni ritenute indispensabili per mantenere alta l'attenzione e la sensibilità nei confronti della biblioteca "Eugenio Garin" che, persa la sede originaria (ex convento gesuita al fianco della Chiesa del Gesù) e in attesa di ottenere quella provvisoria che la ospiterà ottimisticamente per i prossimi tre o quattro anni, attende la ricostruzione della nuova sede per essere ospitata poi in modo definitivo (il vecchio convento adiacente alla Chiesa di San Francesco, la seconda per costruzione in Italia e oggi irrimediabilmente danneggiata ). 

Chiesa del Gesù (prima del sisma)

Chiesa del Gesù (dopo il sisma)

Chiesa di San Francesco (prima del sisma)
Chiesa di San Francesco (dopo il sisma).
Sulla sinistra, l'ex convento

La terza tappa di quel lungo percorso che ci aspetta, si concluderà al Salone del Libro di Torino dove, in accordo con il Prof. Ernesto Ferrero, il giorno 18 maggio alle ore 17.30 si terrà l'incontro "La biblioteca di Pico" nel corso del quale si racconterà (e si mostrerà) che cosa è successo alla vecchia sede, del riconosciuto valore e dell'identità del patrimonio librario da salvare e della necessità di essere sostenuti (anche economicamente) per poter ristrutturare quella che dovrà divenire la nuova sede.  

Il filosofo Eraclito ipotizzò che cosmos – ordine, fosse strettamente connesso a caos - disordine, e che anzi l’uno traesse origine dall’altro. Nella consapevolezza del generale divenire, pensava che la stessa vita dell’universo non fosse altro che quel contenuto periodo temporale che passa tra due caos consecutivi.
Ecco, la stessa esistenza deve fare i conti, si potrebbe dire perfino quotidianamente, con il rapporto tra ordine e disordine, concetti di opposta valenza che strettamente si connettono in processi di continua successione, dall’uno all’altro.
L’ottava edizione della Rassegna Pensare si concentra proprio su Ordine e Disordine, lasciando ai prestigiosi Relatori invitati il compito di illustrare come questi due concetti possano trovare declinazione, spiegazione o applicazione in vari ambiti del sapere.
Dall’ordine può nascere il disordine che a sua volta può cessare, facendo riacquistare al tutto il carattere dell’ordine, in un processo di antinomie che sembrano essere esternamente presenti.
Ci vorrebbe così il genio di Jorge Luis Borges per meglio evidenziare la costante e in fondo sorprendente dialettica tra ordine e disordine, che il grande scrittore argentino individuava perfettamente nell’infinita biblioteca di Babele, all’interno della quale gli uomini si affannano: "Se un eterno viaggiatore la traversasse in una direzione qualsiasi, constaterebbe alla fine dei secoli che gli stessi volumi si ripetono nello stesso disordine (che, ripetuto, sarebbe un ordine: l’Ordine)".


(n.b. cliccando sulle immagini è possibile allargarle)










... E PENSARE CHE C'ERA IL PENSIERO...





Ordinato e rigoroso investigatore del dubbio, graffiante ricercatore delle fragilità dell’ordine precostituito, stimolante ed elegante agitatore di coscienze, scintillante e geniale manipolatore del caos esistenziale. Questo e tanto altro è stato Giorgio Gaber: cantautore, pensatore di rara profondità e onestà intellettuale, artista unico, più attuale che mai, a dieci anni dalla sua scomparsa. 

Sabato 20 Aprile, alle 21.00, presso l’Auditorium della Scuola Media “ F. Montanari”, Andrea Scanzi, giornalista (Il Fatto Quotdiano), scrittore e conduttore televisivo (Reputescion-La3) ne racconta in 100 avvincenti minuti il percorso artistico e intellettuale nell’ambito della Ottava Edizione della Rassegna Pensare.

“Gaber se fosse Gaber” (che ha registrato il sold out in tutti i Teatri toccati dal tour) è un Incontro-Spettacolo appassionante e coinvolgente che Andrea Scanzi articola magistralmente tra testi teatrali, canzoni e contributi filmati inediti che amplificano l'emozione di una scoperta, o di una riscoperta, dello spessore artistico e intellettuale del Signor G. 

La sconcertante attualità di Gaber – dice Scanzi - sta nella sua capacità di individuare il nostro imbarbarimento e inaridimento, di raccontare la quotidianità con cinica partecipazione, nel coraggio urticante delle sue idee, nell’essere problematico, nel suo mettere in discussione la politica, nella scelta di non compiacere, nella preveggenza, nell’elevazione dell’invettiva a vibrante a sontuosa cifra stilistica, impareggiabilmente espressa nel Teatro Canzone di Gaber e Luporini. Andrea Scanzi

Con Andrea Scanzi, “L’illogica Allegria”, “Se ci fosse un Uomo”, “Qualcuno era Comunista”, “Io se fossi Dio”, continueremo a coltivare gelosamente i nostri dubbi … e a pensare che c’era il pensiero


INFO:
Ufficio Biblioteca e Cultura - Comune di Mirandola
c/o Scuole Medie "F. Montanari"
Via Dorando Pietri, 4
Tel. 0535 29782
www.pensaremirandola.it 


PER DONAZIONI:
Comune di Mirandola
codice IBAN IT87N0503466850000000005050
codice SWIFT BAPPIT21405
Causale "terremoto maggio 2012 - Biblioteca" 
presso il BANCO POPOLARE SOCIETA' COOPERATIVA - FILIALE DI MIRANDOLA 

lunedì 8 aprile 2013

NOTEBOOK BCBF 2013. PREMI: LA MOSTRA DEGLI ILLUSTRATORI, IL PREMIO INTERNAZIONALE DI ILLUSTRAZIONE BCBF- FUNDACION SM e L'ARS IN FABULA GRANT AWARD




La Mostra degli Illustratori è nata nel 1967 da un'idea della Fiera del Libro per Ragazzi di BolognaDa allora è considerata, dagli illustratori e dagli editori tra gli altri, uno dei più grandi e prestigiosi concorsi internazionali dedicati interamente all'illustrazione dei libri per ragazzi. Tra i pregi di questa esibizione c'è di sicuro quello di essersi costantemente evoluta e arricchita nel corso degli anni, intento che l'ha trasformata nel punto di massima convergenza tra i più importanti sguardi internazionali impegnati a qualificare i talenti riconosciuti ed emergenti del panorama mondiale dell'illustrazione per ragazzi. Giunta quest'anno alla sua 47° edizione, la Mostra degli Illustratori vanta infatti importanti collaborazioni e collegamenti di cui non si può non tenere conto. 
Primo fra tutto, in ordine di tempo, il consolidato rapporto che lega la Fiera all'Ibby (The International Board on Books for Young People) dal 1978, e in particolare alla sua sezione giapponese Jbby, unione che ha dato vita a un'importante iniziativa che fa sì che, al termine delle giornate di Fiera, la Mostra continui il suo percorso nei Musei di diverse città dell'isola nipponica per mano del Museo d'Arte Itabashi di Tokyo. 

La partecipazione alla selezione è aperta a tutti gli illustratori, esordienti e affermati: questa caratteristica produce un interessante mix, in cui opere di artisti pubblicati si alternano a lavori di giovani studenti, offrendo numerosi spunti per la previsione delle nuove tendenze editoriali e dell'illustrazione nel mondo.
Tuttavia, negli ultimi anni, sono sempre più pressanti le indicazioni, significative le esortazioni, da parte di giurati che paiono andare tutte nella direzione della richiesta di una rinnovata e riconoscibile originalità, autenticità, da parte degli illustratori, nonché una richiesta a volte scorata di imparare a presentare il proprio lavoro a una giuria in modo professionale e rispettoso del proprio talento, laddove esso c'è, e dell'impegno e dell'intelligenza delle persone che dovranno giudicare. 

Per questo motivo, laddove possibile, credo  che sia utile conoscere il pensiero dei giurati sul lavoro svolto per giungere alla selezione definitiva delle opere che poi di vedranno in Mostra.

I membri della giuria 2013:

Etienne Delessert è l'autore e l'illustratore di circa 80 libri, tradotti in quindici lingue. Ha collaborato, a più riprese, con Jean Piaget; un'esperienza che gli ha fatto conoscere le profondità più insospettate dell'animo infantile. È noto per avere rivoluzionato il libro illustrato per ragazzi. I suoi disegni sono pubblicati anche su grandi quotidiani e riviste, in particolare "Le Monde", "New York Times", "Time", "New Yorker" e "The Atlantic Monthly". Ha esposto in Europa e negli Stati Uniti d'America. Nel 1975 il Musée des Arts Décoratifs del Louvre gli ha dedicato una prima retrospettiva. Nel 1991 il Palazzo delle Esposizioni di Roma e, nel 1997, il Musée Olympique di Losanna hanno organizzato ampie mostre, che hanno viaggiato in seguito attraverso l'Europa e in nove grandi città americane, in particolare a Washington presso la Library of Congress. Più di recente il Musée Eric Carle, il NCCIL ad Abilene, lo Château de St. Maurice in Svizzera e l’École Estienne a Parigi hanno organizzato retrospettive della sua opera. Nato in Svizzera nel 1941, vive nel Connecticut con la moglie, Rita Marshall, che dirige la creazione presso Creative Editions. I suoi libri sono apparsi in Italia grazie alla Emme di Rosellina Archinto e ora sono pubblicati dalle case editrici Motta Junior e Gallucci.

Un estratto dall'esperienza di giurato di Etienne Delessert:

Bologna 2013, ovvero sullo stato dell'illustrazione di libri per ragazzi
Una sala immensa, con migliaia e migliaia di lavori inviati, stesi su lunghi tavoli, come fossero migliaia di pesci in un acquario - pesciolini per lo più, assieme ad altri più grandi - in attesa dell'esca lanciata dalla giuria. [...]
Inutile dire che mi sono sentito molto vicino a questi pesciolini che guizzavano per attirare la nostra attenzione. E mi sono ricordato di aver scritto anche un aspro libello, la scorsa primavera, che fustigava la qualità dei lavori dell'annata precedente nel sito ricochet-jeunes.org. [...]
Abbiamo preso all'amo qualche pesce d'oro in questo grande acquario? Vi erano davvero poche immagini ben pensate, piacevolmente disegnate, scaturite da un semplice approccio professionale.
Mi piace parlare di casting del concept. Ora, per me, il concept di questi lavori, nel suo insieme, levitava in una sorta di no-man's land nebbiosa.
Soltanto sei lavori presentati hanno ottenuto il nostro consenso unanime. E di tanto in tanto, qualche immagine isolata, disegnata con pazienza, o brutalmente grafica, o ancora di ottima fattura, ha sollecitato la nostra scelta. Significa forse che le generazioni odierne non sono più capaci di raccontare storie originali, perché assorbono una gran quantità di informazioni i internet e diventa difficile, oggi, essere un artista capace di comunicare e di creare immagini coraggiose e belle? Il dibattito è aperto. Alla Fiera. © Etienne Delessert, Illustrators annual 2013, BUP, Bologna, 2013, p. 24.

Tàssies, illustratore spagnolo, è diplomato in giornalismo presso l’Università Autonoma di Barcellona e tiene un Master di Editoria per l’Università di Barcellona. Ha cominciato a pubblicare i suoi disegni nei giornali spagnoli oltre trent’anni fa e, nel corso di questo periodo, ha stabilito collaborazioni con scrittori del calibro di Antonio Tabucchi (El País), ha realizzato lunghe serie di ritratti per supplementi letterari e ha creato spazi grafici di critica socio-politica (El Periódico de Catalunya). Il suo lavoro nel mondo della carta stampata è stato ripetutamente premiato dai suoi colleghi dell’Asociación Professional de Ilustradores de Catalunya. La sua curiosità per le forme lo ha portato a illustrare e a disegnare i libri. Ha lavorato come vignettista e come illustratore di libri di narrativa e poesia. Ha ricevuto il suo primo premio internazionale alla Biennale di Illustrazione di Bratislava del 1993, per il suo lavoro di illustrazione di un’opera di poesia morale medioevale mediante un gioco contemporaneo di figure da ritagliare. La sua curiosità per i contenuti lo ha portato a scrivere libri: il suo albo El nen perdut(El niño perdido) gli è valso nel 2008 il Premio Internazionale dell’Illustrazione della Fundación SM e il Grand Prix della Biennale di Illustrazione di Bratislava nel 2009. El nen perdut parla del potere propulsivo rappresentato dall’allegria e dalla speranza dei bambini perfino nelle situazioni più difficili come i conflitti bellici. Ha realizzato numerose mostre internazionali, sia collettive che individuali. Nella sua mostra personale presso la Fiera di Bologna del 2010, ha presentato il libro Noms robats (Nombres robados), un appello contro il bullismo nelle scuole. Il libro, che al momento è stato pubblicato, oltre che nelle edizioni originali in catalano e castigliano in Spagna, anche in Russia, in Grecia, In Corea del Sud, Giappone e Messico, è stato incluso in diversi programmi di lavoro contro il bullismo. Prima di far parte della giuria internazionale, Tàssies è stato giurato della Biennale di Illustrazione di Bratislava nel 2011 e del premio Mikhalkov nel 2012.

Un estratto dall'esperienza di giurato di Tàssies:

Seduti a colazione insieme io ed Etienne Delessert l'ultima mattina delle sedute della giuria, ci siamo trovati d'accordo sull'importanza di disegnare senza distrazioni. «Spegnete la televisione quando disegnate», consigliava scherzosamente il maestro Delessert.
«Spegnete tutti gli schermi, chiudete un momento gli occhi», avrei detto io più seriamente. Disegnate. Guardate solo quello che fa la vostra mano, lasciate che il vostro pensiero si sincronizzi con i vostri movimenti.
Forse c'è una eccessiva mancanza di autenticità?
Ma noi cinque membri della giuria siamo stati d'accordo nel ricercare l'originalità ma anche dal proteggerci da qualunque eccesso di elitarismo.
Si è stabilito un consenso naturale che non necessitava di ulteriori argomentazioni in merito a sei autori su più di tremila.
Si trattava di toccare la realtà. La Mostra degli Illustratori di Bologna è il riflesso dell'illustrazione dei paesi partecipanti. Secondo noi le tendenze devono coesistere per preservare la diversità. © Tàssies, Illustrators annual 2013, BUP, Bologna, 2013, p. 25.

Maria Grazia Mazzitelli, direttore editoriale della casa editrice Salani, è nata a Reggio Calabria, vive a Milano con due figli. Nel 1985 si è laureata in Lingua e Letteratura russa all'Università Cattolica; nello stesso anno ha cominciato a lavorare presso la casa editrice Electa come redattrice e copywriter e negli anni ha collaborato alla rivista "Interni" di Electa e si e' occupata dei cataloghi di mostre provenienti dai musei russi e sovietici, prima di approdare all'ufficio stampa. Nel 1990 e' passata alla divisione scolastica della Elemond (Electa, Mondadori, Einaudi) occupandosi della rivista "Res", e ha curato una collana di narrativa per la casa editrice Signorelli. Dal 1995 e' alla Salani (oggi parte del gruppo editoriale Mauri Spagnol GeMS) con Luigi Spagnol e Donatella Ziliotto. Dal 2000 e' direttore editoriale della casa editrice che si occupa di letteratura per ragazzi e per adulti e che nel 2012 ha festeggiato i suoi 150 anni di attività.



Un estratto dall'esperienza di giurata di Maria Grazia Mazzitelli:


Guardare, vedere, scegliere
Dico sempre ai giovani illustratori e ai miei figli: guardate, guardatevi intorno, girate i musei e le gallerie del mondo, cercate in internet le immagini che hanno colto la perfezione attraverso i secoli, e le immagini di oggi che segnano i nostri tempi. E leggete il più possibile i romanzi di ieri e di oggi, se volete diventare illustratori di storie per arrivare attraverso le vostre immagini a una raffigurazione dove "tutto si tiene". Poi arriverete a vedere, e sarà il risultato di una selezione quasi naturale che nasce dal confronto con la qualità che avete visto senza fatica, quasi senza accorgervene. E lavorate instancabilmente con le tecniche che vi sono più congeniali, Il grande illustratore non satura l'immaginazione del lettore, sviluppa un'intelligenza che lo porta ad arrivare a cogliere l'essenza della storia e a raffigurarla come vuole.
Ho imparato molte cose da questo lavoro in giuria: basta un'immagine a capire il talento di un illustratore, così come per il libro basta leggerne poche pagine. L'originalità è l'ingrediente principale alla capacità di saper raccontare un evento. Il pericolo più grande è l'uniformazione. Invito i giovani illustratori a non perdere la propria cifra espressiva, ma a costruire intorno a essa una carriera sostenuta da approfondimento e instancabile ricerca di perfezione e di coerenza illustrativa. E a non mollare, a non seguire le mode, che finiscono in fretta, mentre la bellezza vera rimane e non invecchia mai. © Maria Grazia Mazzitelli, Illustrators annual 2013, BUP, Bologna, 2013, p. 27.

Junko Yokota è docente di letteratura per ragazzi negli Stati Uniti. Nei primi dieci anni della sua carriera ha insegnato alle elementari, ricoprendo anche l’incarico di bibliotecaria della scuola. La sua attività è incentrata sui temi culturali, sul libro illustrato e sui format digitali della letteratura per ragazzi. E’ coautrice delle 5 edizioni del libro di testo Children’s Books in Children’s Hands, editor per 2 riviste di rubriche dedicate alla letteratura per ragazzi e collabora in numerose pubblicazioni ed articoli di giornali. E’ stata presidente dell’USBBY, la sezione nazionale statunitense dell’IBBY. Ha fatto parte del comitato di selezione dei premi Caldecott dell’ALA -American Librarian Association e Newbery. E’ stata presidente della giuria del premio Batchelder e ha fatto parte 2 volte della giuria del premio Hans Christian Andersen dell’IBBY .

Un estratto dall'esperienza di giurata di Junko Yokota:
[...]
Ma aldilà del valore artistico dei lavoro proposti, si è voluta valutare la misura in cui ciascun autore abbia saputo dare alle sue cinque opere la capacità di raccontare visivamente una storia, immaginata o reale, e in quest'ultimo caso trasmettere a chi le osserva delle informazioni e delle idee.
Per il futuro di questa Mostra nutro una triplice speranza: che cresca sempre di più il livello di professionalità delle opere presentate, che i risultati di questa iniziativa si diffondano raggiungendo un pubblico sempre più vasto e, infine, che la partecipazione di illustratori di tutti i paesi la renda ancor più rappresentativa del vasto mondo della letteratura per l'infanzia. Questi sono tre auspici ai quali l'era del digitale può dare un grande contributo, purché si sappia fare uso della tecnologia per divulgare questa iniziativa e attrarre nuovi autori senza che questo vada a discapito dell'esperienza o della qualità artistica. Non voglio negare che la tecnologia sia preziosa, dando a molti la possibilità di produrre le proprie creazioni in modo meno oneroso e su una scala più ampia, ma non posso nemmeno ignorare l'impatto emotivo della visione di un'opera nella sua forma originale. © Junko Yokota, Illustrators annual 2013, BUP, Bologna, 2013, p. 28.

Nata a Calcutta nel 1956, Gita Wolf, fondatrice della Tara Books ha studiato in diverse città dell’India, compresa Nuova Delhi, Hyderabad e Bangalore, e ha conseguito la laurea in Letteratura Comparata in Germania, presso l’Università di Erlangen/Norimberga. Nel 1987, dopo aver vissuto e lavorato in Germania per 10 anni, si è trasferita nuovamente a Chennai in India con la famiglia. Nel 1994, ha fondato la Tara Books, una casa editrice indipendente. Tara è partita come casa editrice per ragazzi per poi dedicarsi anche alla pubblicazione di libri di arti visive per tutte le età. Interessata sia alla parola che all’immagine, Gita è sempre stata desiderosa di esplorarne il rapporto seguendo modalità creative e poco ortodosse. Come femminista, crede nei modelli operativi non gerarchici, basati sul dialogo e sulla collaborazione. Nel corso degli ultimi 18 anni, si sono uniti a lei scrittori, designer e altri professionisti creativi attirati dalle sue idee. Tara è gestita ora come cooperativa di proprietà dei lavoratori. La casa editrice si impegna a presentare ai lettori una varietà di voci e di prospettive marginali, continuando però a giocare con la forma del libro. La Tara crea internamente la maggior parte delle proprie opere, oltre a collaborare con una serie di talenti inconsueti, dagli artisti tribali agli illustratori di cartelloni pubblicitari. La casa editrice è nota anche per la sua opera pionieristica di produzione di libri fatti a mano a prezzi accessibili per gli appassionati. A partire da Very Hungry Lion del 1995, Gita ha scritto oltre 20 libri per bambini e adulti. Ha vinto svariati premi internazionali importanti ed è stata tradotta in diverse lingue. Una delle sue ultime opere intitolata Do! ha ricevuto il prestigioso riconoscimento del Bologna Ragazzi New Horizons award nel 2010.

Un estratto dall'esperienza di giurata di Gita Wolf:

Esaminando questo tumultuoso assortimento di stili e di interpretazioni, di diversi paesi e di diverse culture e tradizioni, è sorta naturalmente una prima domanda: volevamo fare in modo che fosse rappresentato ciascun Paese con un'opera? Una domanda a cui la maggior parte di noi ha risposto di no. Preferivamo giudicare ciascuna opera solo in base al merito. Da questa decisione sono scaturite altre domande: esistevano parametri universali di giudizio, a prescindere dalla provenienza delle opere? Come comportarsi nei confronti delle imitazioni? Era accettabile che un artista italiano imitasse uno stile giapponese? Che posizione adottare nei confronti dell'autenticità? [...]
Alla fine siamo stati tutti d'accordo sul fatto che lo stile non è solo una questione di interpretazione, ma fa parte di un particolare linguaggio visivo, con una grammatica, sintassi e contesto. Un'opera autentica riesce a dar vita, dall'interno, a tutto questo mondo.
Le illustrazioni che avevamo davanti contenevamo molti di questi mondi, alcuni appartenenti a una realtà vissuta e altri frutto dell'immaginazione. [...]
Non tutte le opere selezionate rappresentano progetti compiuti, ma tutte possiedono intrinseche potenzialità. Per concludere, la cosa su cui tutti abbiamo concordato all'umanità è stata che la nostra selezione è la celebrazione di un'autentica pluralità: in un mondo contrassegnato da una rapida globalizzazione all'insegna dell'uniformità abbiamo voluto dare spazio a una molteplicità di voci. È stato questo il nostro tributo alla differenza. © Gita Wolf, Illustrators annual 2013, BUP, Bologna, 2013, p. 30.

La cover dell'Illustrators annual 2013, è stata affidata a Perter Sis, illustratore, autore e cineasta di fama internazionale, vincitore dell'Hans Christian Andersen Award for Illustration 2012. L'autore della cover dell'annual, storicamente poi presenta in fiera una piccola mostra delle sue opere. A Peter Sis dedicherò un post, nei prossimi giorni, in occasione dell'uscita di La conferenza degli Uccelli per Adelphi.


© Peter Sis
Illustrators annual 2013,
BUP, Bologna, 2013

Nel 2009 poi la Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna la Fundación SM, attiva nel campo educativo e della promozione del libro per ragazzi, hanno congiuntamente istituito il Premio Internazionale d'Illustrazione Fiera del Libro per Ragazzi – Fundación SM "nato con la finalità di incoraggiare e sostenere nuovi talenti da far emergere e portare alla conoscenza del pubblico professionale". 


Il premio annuale, attribuito da una giuria internazionale costituita da esperti che si riuniscono a Bologna in occasione della Fiera, è rivolto ai giovani illustratori di età inferiore ai 35 anni, già selezionati per la Mostra degli Illustratori. Il vincitore, annunciato ufficialmente nel corso della manifestazione, riceverà un premio di 30 mila dollari e l’incarico di illustrare un albo successivamente pubblicato a cura del Grupo SM. Nell'edizione seguente della Fiera è inoltre prevista la presentazione dell'albo nonchè la realizzazione di una mostra dedicata all’illustratore premiato.

Lo scorso anno il premio è andato a Evelyne Laube e Nina Wehrle, fondatrici del collettivo It's Raining Elephants, hanno partecipato al Premio con 5 tavole estratte dal libro Die Grosse FlutSJW, 2011, (potete leggerne di più qui).  

Il loro libro ¿Quién Es Guillermo Tell? pubblicato nel febbraio di quest'anno dalla casa editrice spagnola SM è stato presentato, e oggetto della mostra, nel corso della Fiera e si può a buon titolo ritenere uno dei libri più belli e interessanti di questa edizione.

Se volete vedere il work in progress di Guillermo guardate qui, ne vale veramente la pena per capire il valore, la professionalità e il rigore di queste due giovanissime illustratrici.

Nina Wehrle e Evelyne Laube,
¿Quién Es Guillermo Tell?
Ediciones SM, Madrid, 2013




Chi è Guglielmo Tell? Un uomo in cerca della libertà o un assassino? Un mito o un marchio. Un uomo pericoloso o un tipo strano. Chi è il tiratore che ha colpito una mela in testa a suo figlio?

Nina Wehrle e Evelyne Laube,
¿Quién Es Guillermo Tell?
Ediciones SM, Madrid, 2013
Nina Wehrle e Evelyne Laube,
¿Quién Es Guillermo Tell?
Ediciones SM, Madrid, 2013

Nina Wehrle e Evelyne Laube,
¿Quién Es Guillermo Tell?
Ediciones SM, Madrid, 2013

Nina Wehrle e Evelyne Laube,
¿Quién Es Guillermo Tell?
Ediciones SM, Madrid, 2013
Nina Wehrle e Evelyne Laube,
¿Quién Es Guillermo Tell?
Ediciones SM, Madrid, 2013

Nina Wehrle e Evelyne Laube,
¿Quién Es Guillermo Tell?
Ediciones SM, Madrid, 2013
Nina Wehrle e Evelyne Laube,
¿Quién Es Guillermo Tell?
Ediciones SM, Madrid, 2013
Nina Wehrle e Evelyne Laube,
¿Quién Es Guillermo Tell?
Ediciones SM, Madrid, 2013

Nina Wehrle e Evelyne Laube,
¿Quién Es Guillermo Tell?
Ediciones SM, Madrid, 2013

Nina Wehrle e Evelyne Laube,
¿Quién Es Guillermo Tell?
Ediciones SM, Madrid, 2013
La vincitrice dell'ultima edizione del Premio Internazionale d'Illustrazione Fiera del Libro per Ragazzi – Fundación SM è stata Satoe Tone.

© Satoe Tone, Lonely Pippo, 1/5, 2013
Satoe Tone è nata In Giappone e vive, ma non so se ancora, in Italia.
Ha studiato illustrazione e graphic design a Kyoto e perfezionato i suoi studi in Inghilterra. Ama disegnare gli animali e la natura. Kite, nella sua presentazione scrive: "Le piace guardare le cose da punti di vista inconsueti ed è così che di solito trova l'ispirazione".  Questo posso farlo è stata la sua prima opera pubblicata in Italia per Compass, e per mano di Valentina Mai che segue ancora il suo lavoro per Kite Edizioni, nel cui catalogo si trovano i tre titoli di Satoe Tone: Questo posso farlo (2011), Il mio migliore amico (2012) e Dove batte il cuore (2013).

La giuria è composta da Kiyoko Matsuoka, direttrice dell' Itabashi Art Museum di Tokyo, Roberto Innocenti, illustratore e Alysson Ribeiro, direttore Artistico di SM Brasil le ha conferito il premio per "l'insolita visione poetica delle cose".
Satoe Tone, Questo posso farlo,
Kite Edizioni, Padova, 2011
 
Rompere il guscio, prendere le bacche, nuotare, cantare, arrampicarsi, pescare, e soprattutto, volare: queste sono le cose che tutti gli uccelli riescono a fare perfettamente, tranne uno. L’uccellino ci prova in tutti i modi e con ogni mezzo, ma non ci riesce proprio. Mentre giace sfinito, lo raggiunge un gruppo di piccoli fiori che gli chiede asilo ed ospitalità. L’uccellino senza pensarci un attimo accetta il loro invito. Resisterà al sole, al vento, al gelo e ad ogni avversità per proteggere i suoi fragili amici e scoprirà che ognuno ha il proprio modo di volare. Lui aveva trovato il suo.

Satoe Tone, Questo posso farlo,
Kite Edizioni, Padova, 2011

Satoe Tone, Questo posso farlo,
Kite Edizioni, Padova, 2011


Satoe Tone, Questo posso farlo,
Kite Edizioni, Padova, 2011

Satoe Tone, Il mio migliore amico,
Kite Edizioni, Padova, 2013

Gli incontri più importanti avvengono quando meno ce l’aspettiamo. Un buffo e paffuto coniglio incontra così il suo migliore amico: un piccolo uovo. Tra i due c’è subito una grande intesa e ogni gesto fatto assieme sembra avere più senso. Un giorno però, in maniera altrettanto inaspettata e imprevista, i due vengono separati. Coniglio cerca di trovare un nuovo senso ai gesti quotidiani fatti fino a poco prima in due: ma ogni azione non fa che evidenziare l’assenza dell’amico. La separazione è fine di un rapporto? Non sempre, talvolta è un passaggio inevitabile della crescita, il tempo della trasformazione, per ritrovarsi un po’ più grandi, un po’ più ricchi. 

Satoe Tone, Il mio migliore amico,
Kite Edizioni, Padova, 2013


Satoe Tone, Il mio migliore amico,
Kite Edizioni, Padova, 2013



Satoe Tone, Il mio migliore amico,
Kite Edizioni, Padova, 2011

Satoe Tone, Dove batte il cuore,
Kite Edizioni, 2013

Una coppia di gatti innamorati passeggia lungo la sponda di un lago. La notte è così misteriosamente piena di vita che il gatto nero sarebbe persino pronto a tuffarsi per donare alla sua innamorata almeno una zampata di stelle. Poco importa che lui riesca a recuperare dall’acqua azzurra soltanto foglie, meduse e strane creature... tutte a forma di cuore, perché anche se non ha ancora capito dove sono le stelle, la gatta bianca ora sa bene dove è il suo cuore.
Satoe Tone, Dove batte il cuore,
Kite Edizioni, 2013

Satoe Tone, Dove batte il cuore,
Kite Edizioni, 2013

Satoe Tone, Dove batte il cuore,
Kite Edizioni, 2013


Infine, nel corso della scorsa edizione, la fabbricadelleFavole e Accademia di Belle Arti di Macerata, attive nel campo dell’alta formazione e della promozione del libro per ragazzi, e Bologna Children’s Book Fair hanno istituito l'ARS IN FABULA GRANT AWARD.

L’iniziativa, nata con la finalità di preparare e sostenere nuovi talenti nell’illustrazione, attraverso un percorso di alta formazione post-universitaria, è rivolta ai giovani illustratori di età inferiore ai 30 anni, già selezionati per la Mostra degli Illustratori, ma che non hanno ancora pubblicato il loro primo libro (qui il regolamento). Il Premio è attribuito da una giuria costituita da docenti del Master, che si riuniscono a Bologna in occasione della Fiera, e consiste nella possibilità data al vincitore di frequentare a titolo gratuito ARS IN FABULA – Master in Illustrazione per l’Editoria a.a. 2013-2014, lavorando a un progetto-libro assegnato all’illustratore da uno degli editori partner del Master.

La giuria composta da Mauro Evangelista, presidente dell'associazione Ars in Fabula, da Walter Fochesato, Luigi Raffelli e Maurizio Quarello ha riconosciuto come vincitrice l'illustratrice coreana Joo Hee Yoon, classe 1989.